La sopravvivenza a lungo termine rimane tuttavia scarsa e i pazienti che sopravvivono a 5 anni non superano il 10%.
Alcuni studi clinici hanno valutato l’efficacia dell’immunoterapia, della chemioterapia o di terapie mirate in quei pazienti che presentano una progressione di malattia durante o dopo il trattamento chemioterapico di prima battuta.
I risultati sono incoraggianti soprattutto per l’immunoterapia e un’associazione di chemioterapia e farmaci cosiddetti angiogenici, ovvero mirati contro la produzione di nuovi vasi attorno al tumore.
Medico oncologo ricercatore specializzato in neoplasie toraciche
IRCCS Istituto di Candiolo, Torino
IRCCS Istituto di Candiolo, Torino
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