Mesotelioma pleurico

Il mesotelioma

Il mesotelioma è un tumore raro. Rappresenta meno dell’1% di tutte le neoplasie. Si sviluppa per trasformazione neoplastica delle cellule mesoteliali di rivestimento delle principali cavità sierose del nostro organismo:

  • la pleura (la membrana che riveste i polmoni),
  • il peritoneo (la membrana che riveste gli organi addominali),
  • il pericardio (la membrana che riveste il cuore).

Nella maggior parte dei casi il mesotelioma si sviluppa a livello pleurico (60-70%). Seguono le localizzazioni peritoneali (30-35%), mentre è più raro l’interessamento delle membrane di rivestimento del pericardio e della tunica vaginale del testicolo

mestoelioma

Mesotelioma pleurico

Il mesotelioma pleurico maligno è un tumore maligno a partenza dalla pleura, la guaina che avvolge i polmoni.  

In base alle caratteristiche delle cellule si possono distinguere quattro tipologie di mesotelioma pleurico:

  • epitelioide, è il più frequente e si presenta nel 70-85% dei casi,
  • sarcomatoide o fibroso si presenta nel 10% dei casi,
  • misto o bifasico si presenta nel 10-25% dei casi,
  • desmoplastico è il più raro e si presenta in meno del 2% dei casi.

La tipologia epitelioide è quella con la migliore prognosi, mentre il desmoplastico è il più difficile da diagnosticare.

È un tumore raro ma letale ed è causato principalmente dall’esposizione all’amianto nell’80% o più dei casi.  

Mesotelioma pleurico

Epidemiologia del mesotelioma pleurico

Il mesotelioma pleurico si sviluppa principalmente in soggetti di sesso maschile (rapporto M/F che oscilla, a seconda delle varie casistiche, da 2:1 a 3:1) con un picco di massima incidenza intorno al 5-6° decennio di vita

La sua frequenza può variare tra i diversi Paesi e soprattutto in relazione all’esposizione all’amianto.

In Italia il mesotelioma pleurico corrisponde allo 0,8% di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo e lo 0,3% di tutti i tumori diagnosticati nelle donne, con circa 1.500 casi all’anno negli uomini e 500 casi all’anno tra le donne.

Negli ultimi decenni abbiamo osservato un graduale e progressivo incremento, soprattutto in relazione all’utilizzo dell’asbesto, largamente utilizzato a partire dagli anni Cinquanta nelle costruzioni edilizie, nei cantieri navali, nella produzione di freni e frizioni delle auto e per la realizzazione di tessuti e carte. 

dr. Giuseppe Banna
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